martedì 17 gennaio 2012

Recensione in anteprima " The Help. L'aiuto"

Tratto dal bestseller mondiale “ L'aiuto” .

Il vento della libertà inizia a soffiare.


Titolo: The Help
Anno: 2011
Data d'uscita: 20 Gennaio 2012
Distribuzione: DreamWorks
Durata: 146 min.

Anni '60. Skeeter è una ragazza brillante e di sani principi. Una novella  Jane Austen con in mente il sogno della giornalismo.
Si è laureata con ottimi voti , vive in una casa accogliente ed elegante,ed il paesino in cui ha passato gran parte della sua esistenza sembra immerso in un'atmosfera fiabesca e surreale. Villette curate e ordinate, steccati imbiancati, giardini rigogliosi e colorati . Quando vi fa ritorno, dopo quattro anni passati al College, scopre che molte cose sono cambiate. Le sue amiche di sempre si sono sposate , il rapporto con la sua incostante madre sembra essersi irreversibilmente inclinato, la gente sembra essere diventata più fredda e cinica . Per la prima volta, Skeeter apre gli occhi su una nuova realtà . Al contrario delle sue coetanee non è pronta ad accasarsi; vuole essere differente. Fare qualcosa di differente.
La sua esistenza si incrocia con quelle di Aibileen e Minny, domestiche presso alcune delle famiglie più facoltose della città . La vita per le due amiche ,e per la gente come loro, non è mai stata facile. Hanno dovuto imparare ad abbassare la testa e a mandare giù bocconi amari. Hanno dovuto imparare a conformarsi con la società che le circonda, a credere di essere diverse e ,quindi, sbagliate. Lavorano umilmente per una paga misera, combattendo tacitamente contro pregiudizi e accuse. Sono donne coraggiose e forti . Ormai la violenza del razzismo non le scalfisce più; hanno imparato a reagire con l'ottimismo e con il sorriso sul viso, consapevoli, tuttavia, che ai loro figli toccherà la stessa infelice sorte. Aibileen ha visto suo figlio morire sotto i suoi occhi. E' stato investito e abbandonato come un cane sull'asfalto insanguinato. Ora il lavoro è la sua vita. Cucinare, stirare, lucidare i pavimenti e l'argenteria è diventato un modo per anestetizzare il suo bruciante dolore. Minny, invece, è protagonista di un matrimonio infelice, costretta a subire, in casa, le violenze del marito; al lavoro, i soprusi della perfida Hilly Holbrook .
Dopo l'ennesima mortificazione, le due capiscono di dover prendere in mano le redini della loro vita; come diceva Ghandi : “ Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo !”. Hanno bisogno soltanto di una spinta, di un input. La sensibile ed ambiziosa Skeeter sarà la loro voce in una commovente e vivace “ battaglia” all'insegna del cambiamento.
Ero davvero curioso di vedere questo film, sebbene inizialmente fossi un po' intimorito dalla durata, che ritenevo eccessiva . Per prima cosa, voglio rassicurare tutti gli interessati ! Il film dura quasi due ore e trenta, ma scorre limpido e piacevole; perfino per una persona impaziente e facilmente “annoiabile” come me è risultato una visione tutt'altro che noiosa.
The Help”, tratto dall'omonimo bestseller di Kathryn Stockett edito dalla Mondadori, è una commedia brillante e intelligente, utile per riflettere e per passare un pomeriggio all'insegna della classe e dell'eleganza. Il regista Tate Taylor dirige un pellicola pregevole e ben fatta, che, con tono diatribico , ci sbatte in faccia una verità scomoda e sempre attuale, che colpisce violentemente il cuore dello spettatore, sorprendendo per l'apparente contrasto con un' atmosfera di contorno leggera e ,a tratti, favolistica . Stemperato con momenti di sano humour e con una recitazione spesso sopra le righe, il film poggia solidamente sulle spalle di tre grandi interpreti femminili. Ognuna dà un tocco diverso alla pellicola, rendendola un ritratto corale, colorato e vibrante. Due generazioni a confronto; tre anime in cerca di riscatto; tre vite che si scontrano con l'ottusità di chi non vuole accogliere nelle loro case il vento del cambiamento. Al servizio di un'ottima sceneggiatura, la simpaticissima Emma Stone ( Easy Girl ), che ho stranamente trovato sotto tono; una sorprendente ed odiosa Bryce Dallas Howard ( The Twilight saga: Eclipse) ,finalmente in un ruolo adatto a mettere in luce le sue doti; una svampita e dolce Jessica Chastain ( The tree of life) ; e ,infine, le due perle del cast : Viola Davis ( Molto forte, incredibilmente vicino) e Octavia Spencer (Ugly Betty). Fanno arrabbiare, sbraitare, ridere ed emozionare. Le loro sono prove da Oscar ! Nonostante tali premesse e la calorosa accoglienza che gli è stata riservata da pubblico e critica, il film , a mio parere, risulta a tratti eccessivamente furbo e poco schietto; più un attento lavoro di sceneggiatura che un'accorata cronaca della vita di grandi donne. E, pur rimanendo un' ottima commedia, risulta poco diretta e eccessivamente “decorata” . Qualche sbavatura in più ed una semplicità maggiore avrebbero reso il film un classico contemporaneo. Lo zampino di Spielberg alla produzione, invece , è palese ed il film risulta una multi produzione hollywoodiana forzatamente mascherata da commedia indipendente. Tutto è studiato nel dettaglio per commuovere e giocare con il cuore dello spettatore. In quest'intento il film riesce benissimo :la visione di questo frammento di realtà non lascia di certo indifferenti ! Un grande plauso al regista, che è stato capace di mescolare lo spirito de “ Il colore viola” alla dolcezza del recente “ La vita segreta delle api”. Divertente, ironico, emozionante, amaro e coinvolgente ,“ The help” è un riuscitissimo film per famiglie,che ,però, non riesce ad avere la profondità di un romanzo di formazione. Seppur spesso didascalico e inutilmente fregiato, è una fiaba moderna e attuale: ottimismo su pellicola.
Il mio voto : 7.5 / 10




Il romanzo


Titolo: L'aiuto
Autrice: Kathryn Stockett
Numero di pagine: 522
Casa editrice: Mondadori ( Oscar contemporanea )
Codice Isbn: 9788804598794
Prezzo: € 10,50
Sinossi: È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Per sua madre, però, il fatto che si sia laureata conta ben poco: l'unica cosa che vuole per la figlia è un buon matrimonio. Ma Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo e sogna in segreto di diventare scrittrice. L'unica persona che potrebbe comprenderla è l'amatissima Constantine, la governante che l'ha cresciuta, ma la donna sembra svanita nel nulla. Come Constantine, anche Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha un candore e una pulizia interiore che abbagliano: per un tozzo di pane ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio, morto in un incidente sul lavoro tra l'indifferenza generale. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo per le sue intemperanze, fino a quando è assunta da una signora nuova del posto, che per la sua bellezza vistosa e le origini modeste è messa al bando dalla buona società bianca. Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi.




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